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Un diario di cose celesti

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HE 1523-0901, un fossile galattico risalente a 13,2 miliardi di anni fa

13 Jun 2010 11:44 PM – Michele Diodati

Che età hanno le stelle più vecchie? Usando il Very Large Telescope dell’ESO, un gruppo di astronomi ha misurato di recente l’età di una stella appartenente alla Via Lattea. Si tratta di un vero e proprio fossile, la cui età è stata calcolata in 13,2 miliardi di anni: non molto meno dell’età dell’Universo, stimata in 13,7 miliardi di anni. L’oggetto si chiama HE 1523-0901 e risale - è il caso di dirlo - all’alba dei tempi.

La freccia indica la posizione della stella HE 1523-0901 nella costellazione della Bilancia. Cortesia: Anthony Ayiomamitis

La freccia indica la posizione della stella HE 1523-0901 nella costellazione della Bilancia. Cortesia: Anthony Ayiomamitis

Un team di astronomi guidato da Anna Frebel dell’Università del Texas ha calcolato l’età di una delle stelle più antiche finora note: HE 1523-0901. Si tratta di una stella a bassissimo contenuto di metalli, la cui età - stimata in 13,2 miliardi di anni - è stata calcolata confrontando le quantità di isotopi radioattivi instabili del torio e dell’uranio con le quantità di altri isotopi stabili (europio, osmio e iridio) ritrovati nello spettro luminoso della stella.

Affinché le datazioni stellari siano attendibili, gli elementi radioattivi non devono decadere troppo velocemente: anche dopo svariati miliardi di anni, devono esserne rimasti ancora abbastanza da consentire un’accurata misurazione. Come spiega Norbert Christlieb, coautore dello studio, «Le misurazioni dell’età effettiva sono ristrette a quei rarissimi oggetti che mostrano di possedere enormi quantità degli elementi torio e uranio».

Grandi quantità di tali elementi sono state trovate appunto in HE 1523-0901, una stella relativamente brillante, scoperta nel corso della Hamburg/ESO survey. La stella è stata poi osservata con l’UVES del Very Large Telescope (VLT) per un totale di 7,5 ore.

Grazie alla potenza degli strumenti utilizzati (un telescopio da 8,2 metri e uno spettrografo di estrema sensibilità nella gamma dell’ultravioletto), si è potuto ottenere uno spettro di alta qualità, che ha consentito di calcolare l’età della stella, utilizzando per la prima volta nella datazione gli elementi radioattivi in combinazione con i tre altri elementi cattura-neutroni europio, osmio e iridio.

«Fino a questo momento non era stato possibile misurare l'età di una stella con più di un singolo orologio cosmico. Ora, invece, abbiamo potuto ottenere ben sei misurazioni per quest’unica stella», dichiara Anna Frebel.

Fin dalla nascita di HE 1523-0901, i suoi “orologi” hanno battuto il tempo attraversando eoni di storia galattica, non influenzati in alcun modo dalle turbolente vicissitudini della Via Lattea. E oggi sul “quadrante” di questi orologi è possibile leggere un'età strabiliante: 13,2 miliardi di anni.

Se l’Universo ha, come sembra, 13,7 miliardi di anni, allora questa stella e la nostra stessa galassia sono testimoni di un'epoca lontanissima, di poco successiva al Big Bang.

Il torio e l’uranio come orologi cosmici per datare HE 1523-0901 Cortesia: ESO

Il torio e l’uranio come orologi cosmici per datare HE 1523-0901 Cortesia: ESO

Una regione dello spettro ultravioletto di He 1523-0901. I punti indicano le abbondanze misurate di alcuni elementi tra cui l'uranio. La linea rossa è il miglior adattamento calcolato per i dati spettroscopici della stella. Cortesia: ESO

Una regione dello spettro ultravioletto di He 1523-0901. I punti indicano le abbondanze misurate di alcuni elementi tra cui l'uranio. La linea rossa è il miglior adattamento calcolato per i dati spettroscopici della stella. Cortesia: ESO

Riferimenti

Tag: metallicità, spettroscopia, stelle antiche, vlt, articoli

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